COME SCEGLIERE UN OLIO MOTORE

La scelta dell'olio è decisiva ai fini del buon funzionamento del motore, della sua protezione e della relativa affidabilità.
Non vogliamo qui addentrarci sul significato delle singole sigle (API, ACEA ecc) ma ci soffermeremo su questioni più pratiche per aiutare gli automobilisti a compiere le scelte migliori in base ad alcuni fattori spesso trascurati anche dalle officine e persino dai costruttori.

COSA E' UN OLIO MOTORE
L'olio motore è un lubrificante realizzato per proteggere i meccanismi. Tramite interposizione tra le parti in movimento, l'olio va a proteggere in particolare il sistema pistone-cilindro dall'usura, impedendo (per quanto possibile) il contatto tra le superfici.
Gli oli sono composti da una base (sintetica o minerale) a cui vengono aggiunti additivi (antiusura, antischiuma, detergenti, ecc). Ci sono vari livelli di "purezza" sintetica così come ci sono vari livelli di performance degli additivi che vengono aggiunti.

VEICOLI NUOVI
Quando un veicolo è nuovo, ai fini del mantenimento della garanzia biennale del costruttore, occorre utilizzare tassativamente lubrificanti che abbiano le specifiche richieste (non importa quale sia la marca di olio utilizzata). 
Esempi di specifiche richieste dai costruttori:
VW 507.00 - BMW longlife-04 - GM Dexos2
Molti automobilisti ritengono che gli oli migliori siano quelli originali della casa ma non è affatto detto che ciò rappresenti la soluzione tecnicamente più performante per il motore, ad esempio dal punto di vista dell'abbattimento degli attriti o del comportamento in situazioni di intenso e costante stress termico.

In foto il miglior olio tedesco 507.00 sul mercato
 
MODI DI UTILIZZO DEL VEICOLO
Quando il costruttore indica una determinata specifica come ad esempio VW 507.00 (che sta ad indicare tra le altre cose un grado SAE 5W-30) non tiene conto di alcuni fattori indispensabili:
- clima
- tipi di tragitto
- stile di guida

Un grado SAE 5W-30 può risultare persino troppo viscoso in presenza di climi estremamente rigidi o di percorsi molto brevi, con motore che non arriva mai a temperatura.
Al contrario può essere insufficientemente viscoso con climi molto caldi o in caso di utilizzo prevalente del veicolo in lunghi viaggi durante la stagione estiva.
In presenza di climi caldi, si possono utilizzare oli
con grado SAE maggiore

QUALITA' DELL'OLIO E VISCOSITA'
Di per sé il grado SAE dell'olio (la viscosità a freddo e a caldo) non dice molto riguardo al livello qualitativo. Indica soltanto il comportamento "mobile" del lubrificante alle basse e alle alte temperature, insomma la sua "scorrevolezza".
Tuttavia scegliere il giusto grado SAE è molto importante, in base ai critieri indicati nel precedente paragrafo: clima, tipi di tragitto prevalenti, stile di guida.
Oli di pari grado SAE possono essere molto differenti sul piano delle performance: qualità sintetica (HC, Pao, estere) e pacchetto additivi contenuto nella formulazione sono i due elementi che distinguono un olio commerciale a basso costo da un lubrificante premium che può costare oltre il doppio del primo.
Il grado SAE inoltre non dice nulla sulle proprietà antiattrito di un olio né sul suo comportamento in presenza di importanti carichi e severe temperature di esercizio né sulla sua stabilità nel tempo.
Abbiamo visto come, nel più ampio test indipendente mai realizzato, oli di nicchia abbiano vinto nettamente sugli oli più conosciuti sul mercato nella capacità di abbattimento dell'usura metallica.

Ecco quindi che ora abbiamo maggiori elementi per comprendere la qualità di un olio:
1) Il grado SAE non è un indice di qualità
2) La qualità delle basi sintetiche è importante
3) Gli additivi utilizzati sono importanti quanto le basi sintetiche

 In foto: olio Royal Purple HPS 100% Pao


Per realizzare un olio di eccellenza occorre quindi un alto grado di purezza sintetica (Pao o Estere) ma da sola non basta: occorre che sia accompagnata da una formulazione comprendente additivi ad alte prestazioni.
Gli oli originali delle case molto difficilmente sono dei sintetici puri (100% Pao o Estere). Sono solitamente oli medi progettati per un utilizzo medio e realizzati avendo come punto di riferimento fondamentale i costi (si pensi a quanto si può risparmiare dovendo riempire di olio milioni di veicoli) e assai meno le elevate prestazioni. Non di rado infatti si sentono casi di eccessivo consumo olio o di precoce usura del propulsore o rotture del turbo.
In modo molto diverso sono invece prodotti i lubrificanti "premium" che hanno come faro progettuale la più alta e costante protezione del motore in tutte le condizioni, senza quindi che vengano perse tali capacità in presenza di pesanti stress termici o di carico.

- Nota 1: i motori moderni hanno tolleranze molto serrate, da qui ne deriva l'utilizzo di oli a bassissima viscosità: non è raro ormai trovare indicate nei manuali di manutenzione gradazioni come 0W-30 o 5W-20.
- Nota 2: modificare il grado SAE in rapporto al clima o al tipo di utilizzo dell'auto non può comunque produrre scelte estreme. Esempio: se un veicolo necessita di olio 0W-30, non si potrà in nessun caso utilizzare un grado 10W-60 o viceversa. Gli scostamenti non devono quindi essere esagerati, salvo si tratti di competizioni


  
QUATTRO CASI CONCRETI
1) La mia auto necessita di olio 5W-30: che cosa accade se utilizzo olio 10W-60 ?
Il motore, non progettato per tale gradazione, subisce una maggiore usura, in particolare alle basse e medie temperature. Inoltre il motore risulta più "imballato", meno performante, meno sciolto.
2) Uso l'auto quasi sempre in pista. Di base per il mio motore viene indicato olio 5W-40.
Se il veicolo viene utilizzato spesso in pista, si può passare ad un grado sae superiore, ad esempio 5W-50 o 10W-60 per avere una "scorrevolezza" simile a quando si utilizza l'auto in ambito stradale, quando le temperature di esercizio sono minori. Bisogna anche qui tenere presente che ci sono notevoli differenze tra oli 5W-50 "commerciali" e oli premium di pari viscosità.

3) Devo affrontare una gara: per il mio motore è previsto il grado SAE 10W-60, proseguo con questa gradazione ?
Nelle competizioni è importante esaltare la prestazioni effettive alla ruota, riducendo al massimo gli attriti tramite incremento della scorrevolezza pistone-cilindro. Occorre quindi abbassare il grado SAE, ma garantire al contempo la massima protezione alle alte temperature: ecco quindi che si può utilizzare ad esempio olio 10W-40 o 5W-30, purchè tassativamente sia di livello premium (si veda ad esempio Royal Purple XPR).
4) Abito in una località dove il freddo si fa sentire: per diversi mesi dell'anno le temperature sono rigide e percorro spesso brevi tragitti. Per la mia auto è raccomandato olio 5W-40.
Ferma restando l'importanza dell'utilizzo di oli di alta qualità, è da consigliare un grado SAE 0W-40 o 0W-30. Raggiungendo più rapidamente i punti da lubrificare rispetto ad un 5W-40, consente una maggiore protezione proprio alle basse temperature, riducendo al meglio l'usura in presenza di climi rigidi o tragitti brevi (quindi con motore che difficilmente arriva a temperatura di esercizio). La scorrevolezza a freddo risulta quindi decisiva per una ottimale lubrificazione con clima rigido, considerando che la maggior parte dell'usura nei motori avviene proprio all'accensione.

INFINE UNA CONSIDERAZIONE SUGLI OLI LONGLIFE
Le case costruttrici ormai sono arrivate a raccomandare la sostituzione dell'olio ogni 30-35.000 Km.
A nostro avviso, anche in presenza di oli cosiddetti longlife, è bene eseguirne il cambio non oltre i 20.000 Km o 18 mesi. Come dicevamo prima, molto difficilmente gli oli longlife, in considerazione anche del fatto che quasi mai sono 100% Pao o Estere, sono in grado di mantenere le loro proprietà e la loro viscosità per tutto questo tempo. 
Una tagliandazione eseguita con intervalli eccessivamente ampi rischia inoltre di mettere in crisi i filtri, sia quello dell'olio che quello dell'aria motore.

Insomma: se l'olio è il sangue del motore, è allora bene utilizzare lubrificanti di qualità e sostituirli con intervalli tecnicamente corretti e sensati

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